Domande e risposte

Domanda: la ri-progettazione modifica, semplificandoli, sia i contenuti sia le sequenze del percorso. Si potrebbe avere una sintesi di questa modifica-semplificazione?

Risposta: immaginiamo di dividere il percorso – e la progettazione di classe o di interclasse che ne anticipava contenuti e sequenza – in tre grandi aree.

  1. La prima è costituita dall’insieme delle cose pensate, decise e realizzate nel periodo che va dall’inizio del progetto (4 ottobre 2019) al 25 febbraio (data in cui le ordinanze regionali e governative) hanno sospeso le attività didattiche “in presenza”;
  2. La seconda è costituita dall’insieme delle attività che non si possono realizzare entro la data conclusiva del progetto secondo l’originaria progettazione (4 giugno 2020) e cioè: le attività imprenditoriali (mercatini, attività teatrali, laboratori di produzione cooperativa); le esperienze Insieme + Insieme; le Esperienze incontro; gli incontri di formazione in presenza ed in situazione; l’evento finale al teatro delle Muse di Ancona;
  3. La terza è costituita da una fase di LAVORO COMPENSATIVO alla fase 2 che è stato proposto non VIA OPZIONALE MA PRESCRITTIVA alle scuole partecipanti al progetto, esattamente come tutte le altre attività scolastiche che hanno subito una riduzione di programma ed una modifica nella modalità attraverso la quale si organizza l’attività educativa svolta nella forma della comunicazione a

Domanda: nella ri-progettazione sono proposte due date per la conclusione della 14^ edizione del progetto: il 15 giugno come data di consegna della rendicontazione e settembre/ottobre come socializzazione delle attività svolte al teatro delle Muse, come rinvio della cerimonia conclusiva del 4 giugno 2020: in che cosa si differenziano i due momenti?

Risposta: si differenziano per forma ed in parte anche per contenuti.

Domanda: le date del 15 giugno 2020 e si settembre/ottobre 2020 sono suscettibili di ulteriori rinvii?

Risposta: la data del 15 giugno dovrebbe posticipare di qualche giorno la chiusura dell’anno scolastico e dovrebbe restare invariata; qualche ulteriore posticipo, come sempre sarà concordato con le scuole partecipanti ed anche in base all’evolversi della situazione complessiva. Entro il 30 giugno, comunque, la Commissione avrà concluso il suo lavoro di valutazione dei prodotti delle scuole.

La data di fine settembre/inizio di ottobre 2020, invece, è puramente indicativa e coincidente con l’ipotetica ripresa della didattica in presenza. Non è certo al momento che l’evento finale e2019-2020 e quello 2020- 2021 siano coincidenti e non è nemmeno certo che detto evento potrà svolgersi al teatro delle Muse, essendo i teatri, secondo le previsioni governative, i luoghi che abbandoneranno per ultimi il lookdown. Tuttavia i contenuti di questa manifestazione saranno quelli previsti dalla progettazione originaria.

Domanda:  quali sono i contenuti della rendicontazione del 15 giungo?

Risposta: i contenuti della rendicontazione prevista per il 15 giugno ovviamente non possono essere i medesimi di quelli che sarebbero stati se il percorso non avesse avuto la deviazione causata dall’emergenza Covid 19. Essa sarà articolata in due parti:

  1. NARRAZIONEDOCUMENTAZIONE della fase 1 del percorso (dal 4 ottobre 2019 al 25 febbraio 2020); l’illustrazione delle attività previste in fase di progettazione ma non realizzate per la sospensione delle attività in presenza e rinviate all’a.s. 2020-2021;
  2. PRESENTAZIONE DELLA SINTESI del svolto a compensazione delle attività in presenza che non si sono potute svolgere e del PRODOTTO COOPERATIVO realizzato secondo le diversificate articolazioni ed illustrate nelle linee guida della ri-progettazione.

La rendicontazione è completa se ricostruisce in forma narrativa-documentaria le tre fasi del percorso. Nel caso non sia presentato il prodotto di cui al punto 2, il percorso non sarà classificato.

La narrazione-documentazione del percorso potrà mantenere la forma del diario di bordo, del report, del racconto fotografico, del power point, dell’iper testo o di qualsiasi altra forma scelta da docenti e alunni/e.

Domande e Risposte

Domanda: la teledidattica presenta problemi di partecipazione: alcuni studenti, soprattutto della secondaria di secondo grado, non si collegano in modo sistematico; alcuni alunni, anche di primaria e secondaria di primo grado – che pure si collegano – non sono puntuali nell’adempimento delle consegne; ci sono alunni che hanno difficoltà perché devono dividere il computer con altri membri della famiglia ed infine ci sono alunni che in casa non hanno nessuno che possa aiutarli. Come si può conciliare questa situazione molto complessa con la specifica caratteristica delle attività del progetto che è quella del lavoro cooperativo?

Risposta: rispondo a questa domanda attraverso due considerazioni: 1. le attività del progetto entrano in quelle della didattica ordinaria come parte integrante di quest’ultima che intendono potenziare a livello di motivazione ad apprendere e a livello di efficacia della didattica; l’emergenza Covid 19 ci ha costretto a modificare il percorso rispetto alla progettazione iniziale: rimandiamo ad altro tempo quelle alcune delle che hanno forte centratura sul fare condiviso e che necessitano di essere svolte in presenza (vedi attività d’impresa) e ci concentriamo su quelle di approfondimento culturale le quali condividono la stessa sorte delle attività della didattica ordinaria. Nel nostro caso, questa sorte comune è caratterizzata dalle difficoltà della teledidattica sopra descritte. Sia per quanto riguarda gli apprendimenti disciplinari, sia per quanto riguarda gli approfondimenti tematici della ri-progettazione, dunque, ci avvarremo delle risorse offerte dalla teledidattica ed anche ne gestiremo in modo flessibile le difficoltà. 2. Se anche parte del lavoro sarà svolto in alcuni casi individualmente, l’obiettivo del lavoro cooperativo resta perché tutti contribuiscono, con il proprio lavoro ed impegno, al raggiungimento di un obiettivo comune.

Domanda: è corretto estendere il lavoro sulle parole – concetto per far interagire i bambini e le loro famiglie, attorno ad alcune “parole-chiave” e”parole di senso” legate al progetto, che individueremo insieme “a 4…6…8 Mani”?

Risposta: sì, certo! il senso del lavoro sulle parole-concetto che vi ho proposto nella ri-progettazione è proprio questo: 1. riflettere sulle verità, le storie, i ricordi, le idee veicolate dalle parole che ricorrono in questi giorni, che talvolta sono anche abusate con la conseguenza della loro perdita di senso; 2. estendere questo lavoro di ricerca di senso dentro il lavoro che caratterizza ogni Gruppo cooperativo e ogni ACS e che solo in parte è stato realizzato dall’inizio dell’anno scolastico fino al 25 febbraio. Così, alla ripresa sarà come non aver mai interrotto il percorso: ci si è solo fermati e questa sosta – resa attiva ed operosa dall’esperienza della didattica a distanza, dal lavoro individuale e da quello a 4 mani, consentirà di acquisire nuove conoscenze (obiettivo comune ABC) e più profonda consapevolezza (obiettivo comune G1). Faciliterà, dunque, la ri-partenza appena possibile e conferirà maggiore continuità al passaggio di consegne tra le classi uscenti e quelle che restano e/o entrano per concludere il percorso.

Domanda: il grosso del lavoro della ri-progettazione si svolge individualmente o con l’aiuto delle famiglie come avviene per la didattica ordinaria svolta a distanza. È comunque possibile prevedere momenti di dialogo e confronto intergruppo ABC e interACS utilizzando la piattaforma in uso per la didattica ordinaria? Ha lo stesso valore del lavoro cooperativo svolto in presenza?

Risposta: sì, è utile e opportuno organizzare almeno un momento di confronto dialogico utilizzando modalità e risorse della didattica a distanza (vedi Riprogettazione, Indicazioni generali, p.3; Allegato 1, ABC, p.1; Allegato 2, G1, p. 4; Allegato 3, G2., p. 2).
Per quanto attiene all’equivalenza valoriale della cooperazione in presenza e a distanza, è evidente che non si tratta della stessa cosa, soprattutto per quanta riguarda il lavoro “insieme”: è una differenza che sperimentiamo ogni giorno. Io consiglierei di puntare su di un valore che resta inalterato anche nella distanza e cioè quello dell’obiettivo condiviso che è la finalità del valoro di ciascuno anche se volto individualmente e che si rinforza, ove questo sia possibile, nei momenti di dialogo “a distanza” reso possibile dall’utilizzo della piattaforma. Scrive a questo proposito una collega della scuola primaria: «Anche per la stesura del diario di bordo ho cominciato a pensare ad un’idea alternativa che faccia “virtù, della “chat” di Classroom. Cercherò di farla adoperare in maniera fruttuosa finalizzandola al progetto».
Ma per tornare all’idea che l’obiettivo comune è ciò che rende cooperativo il lavoro personale, osservo che, in questa tragica situazione di separatezza sociale, la tensione di tutti di uscirne prima possibile e, nel frattempo, l’impegno a contenere nuovi contagi e nuovi decessi, sono le motivazioni profonde che ci danno forza e sostengono le nostre condotte responsabili. Mai come ora, infatti, il pensiero dell’Altro e del bene comune devono diventare orizzonte di senso per le nostre scelte ed i nostri comportamenti.

Domande e risposte

Domanda: (G1- primaria) […] mi piace moltissimo l’idea di rendere centrale la “PAROLA” e di convogliare attorno ad essa la riflessione a “4…6…molteplici Mani”. È salutare affidare alle “parole di senso” i nostri pensieri e le nostre emozioni, per riscoprirci simili, accomunati dallo stesso orizzonte e dallo stesso cielo. La domanda che, però, come team di docenti ci poniamo è: non sarebbe meglio congelare tutto, per il momento, e riparlarne a settembre? (è per via di quell’immane mole di lavoro quotidiano da gestire, legato alla teledidattica).

Risposta: dobbiamo provare a cercare la risposta dentro le cose che stiamo vivendo. La nostra attuale esperienza è qualcosa di gigantesco che modifica profondamente la nostra “normalità”, i suoi valori, i suoi punti fermi. Non per questo, però, congeliamo l’essenza dei nostri gironi, tra cui c’è la nostra professionalità e il desiderio di conoscenza dei nostri alunni. Per questa ragione, il “fare scuola” continua e continua in forme più complesse e faticose per tutti noi. La didattica ordinaria diventa straordinaria e, siccome le attività del progetto Crescere nella cooperazione fino al 25 febbraio u.s. facevano parte della didattica ordinaria, ora fanno parte della didattica straordinaria che con tanta professionalità, fantasia e passione si sta realizzando. Non si congela la didattica, non si congelano neppure le attività del progetto. La didattica si complica; le attività del progetto si semplificano e si riducono per il principio dell’equilibrio e della compensazione. La ri- progettazione che vi ho proposto come sempre lascia il margine di personalizzazione che la vostra realtà specifica richiede e merita. Sarà bello infine verificare attraverso quanti percorsi diversi ed ingegnosi si sarà perseguito l’OBIETTIVO COMUNE.

Domanda: (G1) Dopo la selezione operata dal docente tutor di ogni ACS, su quanti testi deve lavorare il docente coordinatore dell’intergruppo inter ACS per costruire il testo collettaneo/dossier?

Risposta: se l’intergruppo interACS è formato da due ACS, su 10 testi; se è formato da tre ACS su 15; se è formato da 4 ACS su 20 testi In particolare,

  • PER LA SCUOLA PRIMARIA:
    • I coordinatori degli intergruppi ACS: I Paladini dell’ambiente + Rainbow; Gli amici della natura + Campioni cooperativi; i Superfantacooperativi + Tutti insieme; La farfalla dell’aiuto+ I magicamente cooperativi; I cooperamici + Coopercreando lavoreranno su 10 testi;
    • I coordinatori degli intergruppi ACS: Cooperguida + Insieme cresciamo + Tutti per uno, uno per tutti; I superamici teatranti + Il regno magico + Animamare lavoreranno su 15 testi;
    • Il coordinatore dell’intergruppo ACS: Cuore + Nega + Uniti + Candid Camera…no lavorerà su 20
  • PER LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO:
    • I coordinatori degli intergruppi ACS: Uno per tutti, tutti per uno + Arte in pasta; Un sorriso verde + Giornalisti all’assalto; Cooperatori in erba + La sfida della legalità; L’arte del riuso+ Insieme più forti lavoreranno su 10 testi;
    • Il coordinatore dell’intergruppo ACS: I recooperanti + Ecologicamente + Noi siamo il futuro lavorerà su 15

Domande e risposte

Domanda: qual è il senso della tematica assegnata ai gruppi interACS della scuola secondaria di 1° grado per concorrere al raggiungimento dell’obiettivo comune?
Risposta: per rispondere a questa domanda, devo ricordare il senso della nuova consegna e del concorrere di tutti i gruppi interACS al raggiungimento di un obiettivo comune che per i Gruppi interACS della scuola secondaria di primo grado è Per essere più consapevoli. Il Covid-19 ha tolto e continua a togliere qualcosa ai nostri progetti, li interrompe, priva della gioia del loro compimento. Inseriamo questa contingenza nella nostra riflessione/produzione letteraria su di una tematica specifica (tematica assegnata) che costituirà la “lente”, il punto di vista dal quale osserviamo la circostanza che stiamo vivendo e che contemporaneamente dà a tutte le ACS del medesimo intergruppo un ambito comune su cui lavorare.

Domanda: che rapporto ha la tematica assegnata con la progettazione originaria di ogni ACS? Risposta: come si evince dalle esemplificazioni presenti a p.4 dell’Allegato 2, G1, secondaria di 1° grado, le tematiche sono state scelte proprio in base ai temi che sono stati presentati in fase di progettazione ed in particolare di quelli che avevano una dimensione di trasversalità tre le ACS che compongono il gruppo interACS.

Domanda: c’è un margine di personalizzazione di tali tematiche?
Risposta: certamente, a due sole condizioni: 1. che siano concordate tra le ACS che formano il Gruppo interACS; 2. che mantengano la doppia fedeltà, alla progettazione iniziale delle ACS e al nuovo obiettivo comune InterACS. Non è stata richiesta una nuova personalizzazione della proposta unitaria per non aggravare ulteriormente il lavoro degli insegnanti ed anche perché la nuova progettazione riguarda il lavoro intergruppo ABC e interACS.

Domanda: nella rendicontazione finale da presentare entro il 15 giugno, le due parti (lavoro svolto dalle singole ACS e prodotto finale del gruppo interAcs sono due cose sparate?
Risposta: Sì, sono due cose separate: la narrazione-documentazione del percorso svolto dal 4 ottobre 2019 al 25 febbraio 2020 riguarda ogni singola ACS ed è prodotta da quest’ultima. riguarda ogni singola ACS ed una riduzione (di necessità) di quanto costituiva il report + imprescindibili negli anni passati. Costituisce anche il punto di partenza per la ripresa del lavoro dell’ACS nell’a.s. 2020- 2021. Contestualmente il coordinatore del GruppointerACS consegna il testo collettaneo, prodotto finale del lavoro interACS, unico per tutte le ACS del gruppo.

Domanda: qual è il senso del prodotto intergruppo ABC e delll’intergruppo ACS?
Risposta: il prodotto intergruppo ABC e il prodotto interACS rivestono particolare rilevanza perché si affidano loro le seguenti finalità:

  1. dare obiettivi comuni più ampi possibili che fossero consonanti con ciò che l’umanità chiede a se stessa in un tempo di ripensamento profondo dei valori antropologici;
  2. sopperire, con un prodotto culturale, alla necessaria incompiutezza del prodotto d’impresa;
  3. consentire a chi lascia il segmento di scuola di “firmare” qualcosa di concreto che resti a testimonianza del tanto lavoro svolto nell’ambito dell’esperienza cooperativa e che possa, pertanto costituire il “testimone” da lasciare a chi resta e prosegue il

Domanda: da che cosa è costituito il “testimone” che le classi uscenti o che passano da un’articolazione del progetto all’altra alla classe che prosegue il percorso?
Risposta: per l’articolazione ABC: Una breve narrazione (poster, pwer point, altro) del percorso svolto dal 4 ottobre 219 al 25 febbraio 2020 + il prodotto integruppo ABC (aforisma, con il quale entrare nel mondo a colori (vedi p. 2 dell’Allegato 1) con breve nota autovalutativa;

  • per l’articolazione G1: narrazione-documentazione (nella forma del diario di bordo ed eventuali imprescindibili) del percorso svolto dal 4 ottobre 219 al 25 febbraio 2020 + il prodotto integruppo ACS (testi, con i quali portare fascine al grande fuoco (vedi 2e 3 dell’Allegato 2) con breve nota autovalutativa;
  • per l’articolazione G2: narrazione-documetazione (nella forma del report corredato da documenti del percorso svolto dal 4 ottobre 219 al 25 febbraio 2020 + il prodotto realizzato come frutto della mediazione tra “la dichiarazione di intenti” e la realizzazione possibile” (vedi p. 2 dell’Allegato 3) con breve nota autovalutativa;

Domanda: che cosa devono contenere i testi collettanei previsti per l’articolazione G1 (primaria e secondaria di primo grado)?
Risposta: i testi collettanei finali sono frutto di una doppia sintesi: 1. Quella svolta dal docente tutor di ogni ACS su tutte le presentazioni realizzate individualmente o a piccoli gruppi da tutti gli alunni di ogni singola ACS e inviata dal docente al coordinatore dell’intergruppo ACS; 2. Quella che quest’ultimo svolgerà sulle presentazioni inviate dai tutor delle singole ACS che formano l’Intergruppo . Ogni testo sarà, dunque, unico per ogni intergruppo ACS e conterrà: la Presentazione; il testo collettaneo, in forma di testo unico (sintesi di quelli delle ACS che compongono l’intergruppo), oppure in forma di raccolta di testi; eventuali testi iconici prodotti dai ragazzi e selezionati dai docenti tutor. Il testo finale avrà, inoltre, un titolo che sarà attribuito 1. in base alla scelta dei docenti tutor delle ACS che dormano l’intergruppo, oppure, 2. In base alle scelte degli alunni stessi. La scelta è condizionata dalle condizioni di fattibilità della scelta 2 che è metodologicamente la migliore ma che potrebbe non essere percorribile. Il titolo dovrà “personalizzare” il tema generale che rappresenta l’obiettivo comune per le ACS di secondari di 1° grado: Per essere più consapevoli

Domande e risposte

Domanda: nella rendicontazione delle ACS quali bilanci vanno inviati alla data del 15 giugno?Risposta: Ovviamente non il bilancio economico, perché l’attività dell’ACS di protrae fino all’a.s. 2020-2021; il bilancio educativo – che come sempre conterrà la voce dei docenti e degli studenti – non utilizzerà le schede dello scorso anno che prevedevano anche la valutazione dell’attività dell’impresa, ma avrà la forma della narrazione di come la didattica si è modificata in tempo di Coronavirus (vedi didattica a distanza) e come le attività disciplinari si sono intrecciate con quelle concordate con la Cooperativa partner (G2) e con quelle cooperative pensate in fase di progettazione G1); il bilancio sociale conterrà narrazione del sé in situazione: se le scuole non riaprono, o riaprono a maggio, non è possibile fare un bilancio sociale ma è pur sempre possibile valutare la propria condotta cooperativa e i progressi realizzati nelle attività d’aula (fino al 25 febbraio) e nelle attività quotidiane in famiglie  e nella didattica a distanza.

Domanda: come rendicontare l’attività a latere di alfabetizzazione finanziaria?
Risposta: Se è stata già svolta sarà da aggiungere sulla lavagnetta del “già fatto” e verrà narrata nella prima parte del report che rendiconta le attività dall’inizio dell’anno al 25 febbraio; dopo quella data le attività da svolgere sono quelle proposte nell’allegato 1 (ABC), allegato 2(G1), allegato 3 (G2) della ri-progettazione.

Domanda: i ruoli che gli/le alunni/e soci/e e gli/le alunni/e cooperatori/cooperatrici rivestono all’interno delle rispettive ACS e Gruppi cooperativi sono mantenuti nelle attività di didattica a distanza?
Risposta: certo, anche nella didattica a distanza hanno senso e vanno espletati nei limiti del possibile.

Domanda: le schede di autovalutazione cambiano rispetto al passato?
Risposta: Sì cambiano perché cambiano gli oggetti da valutare. Si possono utilizzare quelle proposte in materia di valutazione a a p.3 (allegato 1. ABC); a 5,6,7 (allegato 2, G1); a pp.3 e 4 Allegato 3 G2).

Domande e risposte

Domanda: in base alla nuova progettazionequal è il nostro margine creativo nella compilazione della documentazione conclusiva ACS da inviare alla commissione? (cosa cambia, cosa resta invariato rispetto al passato?).

Risposta: Il margine di creatività nella rendicontazione Narrazione-documentazione è massimo, però con queste semplici regole redazionali:

  1. Dividere la narrazione-documentazione in due parti: la prima, che va dall’inizio all’interruzione a seguito della prima ordinanza governativa, descrive le cose già fatte (per intenderci le azioni scritte sulla lavagnetta: già fatto), ovviamente personalizzata e corredata dei documenti già stilati (parte degli imprescindibili);
  2. La seconda, assolutamente libera, con il solo vincolo di essere svolta a più mani (tutti gli alunni soci ma anche i docenti e i genitori, se volete). Nell’ambito della seconda parte potete inserire sia le attività che avete svolto prima della riprogettazione come singola ACS, sia quelle richieste per l’impegno interACS, il cui risultato finale sarà unico per tutte le ACS del gruppo;
  3. Per i linguaggi (a parte i documenti imprescindibili che corredano la prima parte) siete liberi di utilizzare qualsiasi linguaggio, iconico, verbale, ipertestuale.

Domanda: poiché le attività d’impresa non potranno essere espletate e, dunque, non potranno essere documentati entrate e uscite e relativi utili, che fine fanno il finanziamento iniziale delle BCC e le quote sociali?

Risposta: faranno parte del cosiddetto “testimone” che l’ACS uscente darà a una classe del medesimo istituto (primaria o secondaria di primo grado) che nell’anno scolastico 2020-2021 proseguirà e porterà a termine lavoro e obiettivi dell’ACS uscente. A questo passaggio di testimone, appena sarà possibile, probabilmente nel contesto della manifestazione al teatro delle Muse, si darà il giusto risalto perché pur essendo un evento dettato dalla necessità, può costituire un elemento di grande valore, sancendo la continuità del lavoro all’interno dello stesso istituto.

Domanda: per i moduli formativi che non sono stati svolti in presenza ma che hanno implicato tempo e lavoro a distanza, che riconoscimento è previsto?

Risposta: contestualmente alla presentazione degli esiti del lavoro entro la data ipotizzata del 15 giugno (che potrà subire delle variazioni, tempestivamente comunicate) ogni docente presenterà un’autocertificazione delle ore svolte e queste saranno computate nell’unico attestato di ore di formazione per la ricerca azione.